Cos'è quelli che benpensano?

I "benpensanti" è un termine utilizzato in modo spesso dispregiativo per descrivere persone che aderiscono a un insieme di valori percepiti come <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/politicamente%20corretto">politicamente corretto</a>, progressista e socialmente consapevole. Il termine implica che queste persone sono eccessivamente preoccupate di non offendere nessuno e di apparire moralmente superiori agli altri.

Ecco alcuni aspetti spesso associati ai "benpensanti":

  • <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/correttezza%20politica">Correttezza Politica</a>: Un'attenzione ossessiva all'uso di un linguaggio inclusivo e non offensivo, a volte considerato ipersensibile e censorio.

  • <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/moralità%20di%20segnalazione">Moralità di segnalazione (Virtue signaling)</a>: L'ostentazione pubblica di opinioni progressiste per guadagnare approvazione sociale e dimostrare la propria superiorità morale.

  • <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/cultura%20della%20cancellazione">Cultura della cancellazione (Cancel culture)</a>: La tendenza a boicottare o ostracizzare individui o aziende che hanno espresso opinioni considerate offensive o controverse.

  • <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/sensibilità%20eccessiva">Sensibilità Eccessiva</a>: Una percepita incapacità di tollerare opinioni diverse o di affrontare argomenti delicati senza sentirsi offesi.

  • <a href="https://it.wikiwhat.page/kavramlar/giustizia%20sociale">Giustizia Sociale</a>: Un forte impegno per la giustizia sociale e l'uguaglianza, a volte interpretato come eccessivo e intollerante verso opinioni divergenti.

È importante notare che l'uso del termine "benpensante" è spesso polarizzante e può essere visto come un attacco ad hominem invece di un'analisi critica delle idee. Il termine viene spesso utilizzato per sminuire o ridicolizzare opinioni progressiste e per delegittimare i sostenitori di cause sociali.